Arrivano le Giornate FAI di Primavera

Era il 1993 quando un gruppo di volontari FAI (Fondo Ambiente Italiano) diedero il via al primo weekend di primavera: una manifestazione nazionale alla riscoperta del patrimonio artistico, storico e culturale del nostro Paese, una grande festa dei Beni Culturali, e di raccolta fondi per la loro tutela e valorizzazione, che negli anni ha appassionato quasi 11 milioni di visitatori.

Anche quest’anno (23-24 marzo 2019) Le Giornate FAI di Primavera, giunte alla loro 27ª edizione, sono ai blocchi di partenza. Un’occasione unica, quasi irripetibile, per visitare luoghi normalmente non accessibili al pubblico che rende fruibili 1100 luoghi in 430 località della penisola grazie all’impegno dei gruppi di delegati sparsi su tutto il territorio, dei giovani e  degli apprendisti ciceroni. Iniziativa che coincide  ancora una volta con Le settimane Rai per i Beni Culturali, una maratona di sensibilizzazione sul grande valore del  patrimonio artistico e paesaggistico italiano.

Ma la novità del 2019 sarà FAI ponte tra culture, un progetto che vuole raccontare le forti influenze straniere disseminate sul nostro territorio e la grande ricchezza che è derivata dall’incontro con culture e tradizioni diverse dalle nostre, siano esse europee, asiatiche o africane. Ecco perché in alcuni siti le visite sono guidate da volontari di origine straniera che possono spiegare al meglio gli aspetti storici, artistici e architettonici del loro Paese di provenienza e di come questi si siano fusi con i nostri dando vita al patrimonio italiano.

Ne sono esempio la Biblioteca Carlo Viganò dell’Università Cattolica a Brescia: un “viaggio” tra le lingue latina, greca, araba e volgare attraverso manoscritti, cinquecentine e opere a stampa che documentano lo sviluppo dell’algebra, dell’astronomia, della fisica e di altre scienze; il Gabinetto Cinese di Palazzo Reale a Torino e la Scuola Dalmata dei santi Giorgio e Trifone a Venezia.

Gli appuntamenti per questo fine settimana di marzo sono numerosi e noi ne possiamo segnalare solo alcuni, ma l’elenco completo dei siti visitabili è consultabile su www.giornatefai.it.

A Roma apre il Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale, e Palazzo della Rovere, sede dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove si può ammirare il soffitto dei Semidei del Pinturicchio.

A Torino è visitabile il Percorso del Re all’interno di Palazzo reale, a Modena il Palazzo Ducale mentre a Pontremoli si racconta il barocco con Villa Dosi Delfini e Palazzo Negri Dosi.

E si continua con luoghi insoliti e musei minori come il deposito ex Officine Manutenzione Vetture meglio noto come Squadra Rialzo Milano Centrale, il museo del Costume e delle tradizioni a Guardiagrele (Chieti), il lago Salinella, riserva naturale Stornara-Metaponto a Bernalda (Matera), il Sentiero delle Ripe (natura, storia, tecnologia) a Muro Lucano (Potenza), il Santuario della Madonna del pianto a Albino (Bergamo), il Santuario della Fontana a Locate Triulzi (Milano) e la Chiesa Ucraina di san Giorgio a Pavia.

E se Milano regala veri gioielli come la chiesa di Sant’Antonio Abate, che stupisce per lo splendore della decorazione barocca interna, o Villa Necchi Campiglio, un gioiello architettonico degli anni Trenta con un delizioso giardino ricco di magnolie e interni preziosi che restituiscono l’atmosfera vivace e mondana della borghesia milanese,  anche  Melegnano aderisce alle Giornate FAI aprendo, per l’occasione l’ala lunga del Castello cinquecentesco di fondazione medievale appartenuto ai Medici di Marignano: ambienti da anni in attesa di restauro e normalmente non visitabili che custodiscono affreschi eccezionali.

cristianaacquati@gmail.com

Nella foto: il Castello di Melegnano (© pubblico dominio su  Wikimedia Commons)

Giornate FAI di Primavera

23-24 marzo 2019

contributo facoltativo da 2 a 5€

elenco completo delle aperture e degli orari: www.giornatefai.it

info: 02.467615399