Nei Solares cubani con Carolina Sandretto

Un cane accucciato su una sedia accanto a un bidone della spazzatura che serve da tavolino; un mazzo di fiori finti, che quasi scompare schiacciato fra ventilatori e soprammobili; divani sfondati; un mobiletto stracolmo di bicchieri e oggetti vari, un cortile fatiscente; una bella signora appoggiata a una ringhiera e un’altra che sbircia da una porta tra il verde di floride piante; un parrucchiere improvvisato; bambini in posa: sono solo alcune delle immagine raccolte nel volume Cuba. Vivir Con di Carolina Sandretto, da poco pubblicato da SilvanaEditoriale.

Un Cuba molto lontana dai classici itinerari turistici perché è la Cuba dei Solares, quegli ambienti condivisi da più famiglie, voluti dal governo che, dopo la rivoluzione del 1959, trasformò grandi case monofamiliari e palazzi privati in alloggi popolari collettivi.

Arredati con poco, ma pieni di ninnoli e cianfrusaglie, dove non possono certo mancare i ritratti del Che e di Fidel, con vecchi televisori accesi su una partita o una telenovela, nascosti da pesanti e sfondati portoni di legno, nei Solares vive un’umanità discreta e dignitosa che sopravvive alla mancanza di tutto, in primis alla mancanza di una casa.

Con Cuba. Vivir Con si entra, così, in contatto con una Cuba genuina, sincera, ritratta dalla Sandretto, con una Haselblad analogica anni Cinquanta dal 2013 al 2017,  per realizzare una specie di album di famiglia, una famiglia molto allargata, dove la difficoltà del vivere quotidiano sfuma nella bellezza di un volto o di un sorriso di chi si adatta dividendo pochi metri quadrati in una specie di stratificazione di cose e persone.

cristianaacquati@gmail.com

foto dal volume «Cuba. Vivir Con»

Carolina Sandretto

Cuba. Vivir Con

con un introduzione di Walter Guadagnini e un saggio di Ileana Cepero

SilvanaEditoriale 2019

edizione bilingue inglese – spagnolo

pagg. 274 / 190 illustrazioni, € 49