Oltre il ghetto al MEIS di Ferrara

Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (MEIS), dal 29 ottobre 2021 al 15 maggio 2022, propone Oltre il ghetto. Dentro&Fuori a cura di Andreina Contessa, Simonetta Della Seta, Carlotta Ferrara degli Uberti e Sharon Reichel: una mostra che ripercorre la storia degli ebrei italiani dal confinamento nei ghetti (il primo, a Venezia, è del 1516) fino agli inizi del Novecento.

L’esposizione racconta i momenti più cruciali della storia ebraica attraverso materiali eterogenei provenienti da tutta Italia e dall’estero. Si potrà così passare dall’imponente quadro di Sebastiano Ricci Ester al cospetto di Assuero (prestito del Palazzo del Quirinale) a Interno della sinagoga di Livorno di Ulvi Liegi e al Ritratto di Giuseppe Garibaldi di Vittorio Corcos, entrambi provenienti dal Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno. Oppure soffermarsi su testimonianze simboliche della vita quotidiana come l’Aron Ha-Qodesh, la porta a due battenti dell’armadio sacro in legno dorato di una delle sinagoghe del ghetto di Torino, o le chiavi di uno dei portoni del ghetto di Ferrara del XVIII secolo. Fino ad arrivare a oggetti personali come quelli conservati nel baule della crocerossina Matilde Levi in Viterbo.

Questa iniziativa, come spiega Dario Disegni, presidente del MEIS, è il terzo passo di un cammino iniziato 2017 con «Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni», a cura di Anna Foa, Daniele Jalla e Giancarlo Lacerenza, e continuato, nel 2019, con «Il Rinascimento parla ebraico» a cura di Giulio Busi e Silvana Greco. Due mostre che si sono condensate in un percorso permanente nel quale andranno a confluire anche alcuni prestiti di quest’ultima esposizione.

La mostra di Ferrara si ferma all’Unità d’Italia e alla Prima Guerra Mondiale. L’ultimo ghetto ad abbattere le mura, se non sbaglio, fu quello di Roma, nel 1870. Ma, come scrive Andrea Spagnoletto, direttore del Museo, se il vecchio ghetto era «uno spazio angusto e ombroso ma pur sempre corredato di simboliche finestre ora più ora meno aperte verso il mondo esterno, una relazione continua fra il “dentro” e il “fuori”, a distanza di pochi anni ci sarebbero stati purtroppo altri serragli umani, altri ghetti e un solo “dentro” fatto unicamente di non vita e puro orrore.

cristiana.acquati@gmail.com

foto: Ulvi Liegi, «Interno della sinagoga di Livorno», 1935, Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori

 

Oltre il ghetto. Dentro&Fuori

dal 29 ottobre 2021 al 15 maggio 2022

Ferrara, Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah (MEIS)

Via Piangipane 81

info www.meismuseum