«Scali» d’autore: una scommessa da non perdere

Sette luoghi dimenticati da una città che corre veloce, ma che sopravvivono, a dispetto di tutto, in un piccolo angolo della sua memoria.  Sette scali in disuso, un tempo snodi cruciali per lo sviluppo industriale di Milano e per la crescita dei quartieri a loro limitrofi. Sette aree dismesse in attesa di una riqualificazione definitiva. Sette occasioni da non mancare per ricucire e riempire i grandi vuoti che si sono creati tra centro e periferia in modo equo e sostenibile.

Farini, Greco, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo. Sono loro, i sette scali ferroviari abbandonati, le sette scommesse da non perdere, gli unici protagonisti  della mostra Gli scali ferroviari di Milano oggi, prima di domani, aperta fino al prossimo 28 dicembre alla Casa dell’Energia e dell’Ambiente a Milano, in piazza Po 3, ideata e organizzata da Aem-Gruppo A2A e curata da Fabrizio Trisoglio e dagli stessi autori che firmano gli scatti del reportage: Marco Introini e Francesco Radino. Tra colore e bianco e nero, interni ed esterni si trasformano in testimoni silenziosi di un glorioso passato oggi in attesa di una rinascita che vuole aree verdi e spazi pubblici, intrecci sempre più forti tra moda e design, tra università e cultura. Non più solo posti dove si caricano e scaricano merci, luoghi dove iniziano o finiscono i viaggi, ma spazi restituiti alla città e ai cittadini in un progetto di crescita urbana a misura d’uomo. Un futuro, per loro, e per noi, ancora tutto da inventare di cui Milano ha, forse, un disperato bisogno.

Nella foto: Francesco Radino, «Scalo Rogoredo», 2018

cristianaacquati@gmail.com

Marco Introini e Francesco Radino

Gli scali ferroviari di Milano oggi, prima di domani

Casa dell’Energia e dell’Ambiente, Milano, piazza Po 3

Fino al 28 dicembre 2018

Ingresso gratuito. Info: 02 7720 3935; www.fondazioneAem.it