Essere Umane: quando le donne raccontano il mondo

Fino al 30 gennaio 2022, il Complesso Museale di San Domenico a Forlì ospita la mostra fotografica Essere umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo.

Realizzata da Walter Guadagnini (titolare della cattedra di Storia della Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna) in collaborazione con Monica Fantini e Fabio Lazzari, l’iniziativa vuole essere un lungo racconto sui temi più importanti che hanno segnato nel tempo la nostra società attraverso lo sguardo di trenta donne e il loro personale linguaggio fotografico usato come strumento di indagine e riflessione.

Un viaggio per immagini che parte dagli anni Trenta, quando con l’affermarsi delle riviste illustrate la fotografia diventa un forte strumento di comunicazione, passa attraverso i reportage di guerra e gli anni della ricostruzione postbellica, per arrivare all’epoca dei grandi cambiamenti sociali, all’affermarsi della società dei consumi, alle questioni di genere fino al ruolo della donna nei paesi non occidentali.

La prima parte della mostra è dedicata agli anni Trenta-Cinquanta. Qui troviamo gli scatti di Dorothea Lange, con gli iconici volti dei contadini durante la Grande Depressione americana, e quelli di Lee Miller realizzati a casa di Hitler alla fine della Seconda Guerra Mondiale; le immagini “inglesi” di Giséle Freund e quelle “italiane” di Ruth Orkin, il consumismo americano visto da Lisette Model e il periodo messicano di Tina Modotti. Sempre in questa sezione sono presenti Berenice Abbott (assistente di Man Ray nella Parigi degli anni Venti), Margareth Bourke-White (la prima a cui fu permesso di riprendere nella ex Unione Sovietica), le sfilate di donne afroamericane a Harlem di Eve Arnold (una delle prime donne alla Magnum) e le opere, di recente acquisizione, di Gerda Taro sulla guerra civile spagnola negli anni Trenta.

La seconda sezione, invece, va dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. E si passa così dalla serie Mask di Inge Morath (immagini nate dall’incontro con Saul Steinberg), agli scatti a volte inquietanti di Diane Arbus (nota per aver immortalato il distacco da una “normalità” comunemente e socialmente accettata); dalla denuncia di Susan Meiselas delle condizioni di degrado delle Carnival Strippers, agli Yanomami dell’Amazzonia di Claudia Andujar; dalle foto di Graciela Iturbide scattate negli anni ’70-’80 nella comunità matriarcale di Juchitan (Messico) per arrivare alle immagini di Dayanita Singh sulla sua lunga amicizia con Mona Ahmed. Importante è lo spazio tutto italiano con Carla Cerati e Mondo Cocktail (serie dedicata ai party milanesi), Lisetta Carmi con la serie del 1965 sui travestiti nell’ex ghetto ebraico di Genova, Paola Mattioli e gli autoritratti degli anni ’70 e Letizia Battaglia con le immagini dedicate alle bambine di Palermo e gli omicidi di mafia. Concludono questa parte tredici ritratti di donne di spicco (dall’imprenditoria allo sport, dalla musica al cinema) che Annie Leibovitz ha realizzato per il calendario Pirelli 2016.

L’ultima parte della mostra scandaglia, invece, gli anni tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI. Anche qui sono esposte immagini di singoli progetti come i ritratti di Zanele Muholi, le donne guerrigliere delle FARC di Newsha Tavakolian, la serie Baba Yaga di Nanna Heitmann dedicata agli abitanti dello Yanisei, il grande fiume siberiano, Female di Jitka Hanzlova, le difficili condizioni delle donne iraniane di Shadi Ghadirian e gli scatti di Shobba, figlia della fotoreporter Letizia Battaglia. Si conclude con Afronauts di Cristina De Middel e con due immagini di grandi dimensioni della cinese Cao Fei dedicate alla realtà quotidiana del suo Paese.

Ospite in questa sezione è Domestica: 30 fotografie di Silvia Camporesi scattate durante il lockdown di questa pandemia che, se non ha squassato, ha sicuramente cambiato la nostra vita.

Descrivere a parole e far capire il significato profondo di Essere umane è difficile. Ma, vi assicuro, è una mostra importante, da vedere, perché è come un grande affresco sulla nostra storia a cui si aggiunge una significativa riflessione su questo mondo a volte molto travagliato.

cristianaacquati@gmail.com

 

foto: Graciela Iturbide, «Conversación», Juchitán, México, 1986 (courtesy da «Essere Umane» © Graciela Iturbide)

 

Essere umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo

Forlì, Complesso Museale di San Domenico

fino al 30 gennaio 2022

orari: da martedì a domenica 9,30 – 19 (visite guidate ogni domenica alle ore 16 con un supplemento di biglietto di euro 5. Presentarsi in cassa almeno 15 minuti prima dell’orario di visita previsto)

biglietti: su ticketone

info: www.essereumane.it